Laboratorio per bambini
Dare ai bambini attrezzi diversi per crescere meglio e arricchire la propria vita facendosi continuamente domande. Questo il senso del Laboratorio di Giocosofia, promosso dall’Associazione Maria Luisa Brasile, attivato con gli alunni delle classi V della scuola primaria “Eroi Ottobrini” di Lanciano.
A tenere l’incontro è Laura Grignoli, psicologa e psicoterapeuta che, dopo aver maturato una solida formazione in Francia in arteterapia a indirizzo psicodinamico e molti anni di impegno nella scuola, oggi si dedica al lavoro clinico e di ricerca, in particolare con bambini e adolescenti.
Decisamente viva la partecipazione dei bambini alle sollecitazioni dell’esperta, che ha definito giocosofia il metodo grazie al quale è possibile avvicinare i bambini alla filosofia, non ai filosofi, abituandoli a utilizzare due giocattoli particolari: la domanda creativa e la logica riflessiva. «Un gioco che si può fare con un attrezzo che hanno solo i bambini: la meraviglia – ha svelato Laura Grignoli – Tenetela sempre viva, non fatela assopire, perché vi permette di guardare con occhio curioso a quello che accade, e a non accontentarvi di essere spettatori passivi, del genere di quelli che non vanno mai a fondo di nulla».
Ma la Giocosofia ha anche un carattere per così dire curativo, perché serve a prevenire e guarire certe malattie della modernità, come la bulimia televisiva, l’insufficienza di immaginazione, l’abuso di You Tube, gli attacchi di sms, il panico da compiti a casa e simili.
Insomma un laboratorio che serve essenzialmente a stimolare i bambini al dubbio, al pensiero critico, a privilegiare la ginnastica mentale confrontandosi anche con gli altri, e rispettando le loro idee. «In un contesto fatto da linguaggio omologato e pensiero atrofizzato – ha aggiunto la psicologa – la vera sfida è insegnare agli alunni a pensare, riconducendoli alla riflessione e al dialogo con sé. Sotto forma di gioco, si può imparare ad allenare la mente».