Difficile immaginare follower a frotte per l’hastag #gentilezza. Perché appare a molti una parola desueta, quasi polverosa, che vive una evidente crisi di identità, agganciata, riduttivamente, a un’idea di buone maniere e buona educazione. Invece la gentilezza è molto di più, perché abbraccia un’idea di rispetto e di cura, verso gli altri, l’ambiente e se stessi, che va riaffermata in un momento storico in cui le relazioni umane tendono a sgretolarsi.
Ed è proprio questo il campo di azione di Gentletude, organizzazione senza scopo di lucro che promuove azioni per migliorare la qualità della vita in una società purificata da aggressività, indifferenza e maleducazione, e che approda a Lanciano. L’iniziativa è del Rotary Club e dell’Associazione “Maria Luisa Brasile”, che promuovono un incontro con Cristina Milani, presidente della Onlus Gentletude e vice presidente del World Kindness Movement, impegnato a livello internazionale in progetti educativi per le relazioni umane, rivolti in special modo ai bambini e agli adolescenti.
Cristina Milani ci racconta perché va riscoperta la gentilezza, virtù dimenticata, spiegando come declinarla giorno per giorno. “La gentilezza è un fluido che olia gli ingranaggi della comunicazione”, contribuendo alla costruzione di un mondo migliore.” La gentilezza è una modalità esistenziale. “Off” oppure “on” dipende da noi, scopriamo come e perché “on” è meglio.
Un sorriso può innescare una rivoluzione.